RETI METALLICHE ANTICADUTA
Come progettare e installare un sistema di protezione anticaduta per lucernari industriali e soprattutto cosa non bisogna fare

SITUAZIONE GENERALE

Statische Infor.MO sulle cadute dall’alto.
Quanto sia vantaggioso da un punto di vista della sicurezza in quota, è evidente anche dalla lettura di un po’ di statistiche tratte dalla scheda del sistema di sorveglianza INAIL infor.Mo, dal titolo “LE CADUTE DALL’ALTO DEI LAVORATORI”.

Da questo studio risulta che, tra tutte le cadute dall’alto, lo sfondamento del manto di copertura costituisce il 23,2% dei casi di morte.
Con riferimento alla caduta per sfondamento di copertura, dall’analisi qualitativa emerge che il fattore di rischio maggiormente ricorrente è quello relativo alla modalità operativa del lavoratore (43%). Tra i fattori dI questo tipo, in circa due casi su tre si rileva un errore di procedura che si riferisce a situazioni in cui l’infortunato si trova a transitare su superfici non portanti e,quindi, non calpestabili.
Quindi prevedere la protezione di lucernari è un dovere per tutti i progettisti che si trovano a dimensionare una nuova costruzione o per tutti gli operatori che devono riqualificare una copertura .
Ma come si fa a progettare e prevedere un sistema di reti anticaduta permanente?

Ne parliamo con l’ingegnere Francesco Badini titolare di Edecos srl e co-founder di FB Engineering.
L’analisi parte sempre da una valutazione dei rischi dell’impianto, valutare percorsi, accessi e lavorazioni che devono essere fatti sulla copertura in esame . Da queste considerazioni parte tutta l’analisi della progettazione degli impianti anticaduta. Non si può valutare un sistema anticaduta senza valutare interferenze, tiranti d’aria, lavorazioni e piani di recupero in caso di incidente. Le reti anticaduta servono proprio come sistema collettivo per evitare situazioni dove il recupero dell’infortunato non possa essere effettuato nei tempi necessari, ma anche per evitare proprio una situazione di pericolo, dovuta a un incidente, in quanto le reti si costituiscono un sistema collettivo di sicurezza.

Da qui parte la progettazione che anche nell’analisi dei sistemi collettivi come le reti anticaduta comprende l’analisi dal la verifica degli appoggi e dei fissaggi. E’ oramai chiaro che senza una verifica e un corretto dimensionamento dei fissaggi il sistema ha gravi problemi. I prodotti in commercio oramai sono verificati e collaudati dai produttori, sia con prove interne ma anche ( meglio ) con la supervisione di enti terzi che attestano la validità delle prove effettuate. e quindi Non basta quindi prevedere un prodotto certificato, ma bisogna anche provvedere alla verifica e al corretto dimensionamento delle strutture di supporto. in alcuni casi, Quando si interviene su riqualificazioni di stabili già esistenti bisognerà verificare esaminare anche l’adeguatezza delle superfici di supporto mediante opportune verifiche di dimensionamento. e Secondo Francesco inoltre non si deve escludere, dice Francesco che in alcuni casi, si debba intervenire prevedendo rinforzi per garantire le corrette performance e l’adeguatezza degli standard di sicurezza.

Quali son gli errori che ritrovi più spesso nelle analisi dei dimensionamenti?

Il sotto dimensionamento dei supporti , dei basamenti, spesso vedo che molti operatori si affidano a indicazioni generiche dei manuali e non si preoccupano se il supporto di appoggio supporta i carichi, oppure su basamenti di lucernari a cupola non viene verificata la deformazione dei sistemi, e non vengono inseriti elementi di rinforzo.

Bisogna entrare nell’ottica che un impianto dove sono presenti reti anticaduta è un impianto di sicurezza e come tale deve essere verificato e dimensionato correttamente e in linea con i migliori gradi di sicurezza previsti a livello normativo conclude Francesco.

Come si monta un sistema di reti metalliche, affrontiamo questo tema con Mirko Mandelli, titolare della S&M anticaduta di Treviglio e attuale presidente del consorzio IN-SAFETY.
Mirko, come si monta una rete anticaduta?

Non c’è niente di difficile dice Mirko, basta farsi aiutare da professionisti competenti.
Prima di tutto bisogna verificare con un professionista che i supporti siano idonei, una volta fatto questo il sistema deve essere applicato seguendo le indicazioni e alloggiando la rete in maniera che non ci siano tagli e elementi che possano rovinare il sistema .
Fondamentale è anche la continuità del sistema e la verifica sui punti finali e iniziali dei lucernari
Ovviamente un professionista è fondamentale.
Alcuni produttori aiutano l’installatore, dando già nei manuali alcune indicazioni di posa. Ma alla base una buona verifica del supporto già è fondamentale.

Spesso facciamo anche verifiche su impianti esistenti e il primo problema che vediamo è proprio una costante non conformità delle installazioni continua Mirko, ci capita spesso di vedere impianti privi dei fissaggi minimi, o proprio SENZA FISSAGGI!

Purtroppo durante le verifiche si trovano anche grossolani errori di montaggio, basilari oserei dire! In questo caso non sono stati rispettati gli interassi tra i fissaggi!
E tutto questo causa l’inefficacia del sistema, ci capita spesso, prosegue Mirko di dover mettere in disuso impianti proprio a causa di questo motivo, con problemi per HSE dell’azienda notevoli !
Quello che dico spesso è che non bisogna guardare solo il prezzo nella scelta dei fornitori, ma le competenze e la serietà.

In questa foto probabilmente le maestranze o l’appaltatore si sono affidati a ditte prive di competenze tecniche!

Gli errori son evidenti, dal passo sbagliato degli ancoraggi, al fissaggio sul policarbonato, un danno importante, dovuto all’incuranza probabilmente, senza contare che probabilmente il supporto è un po' ammalorato e forse sarebbe stato meglio valutare un ripristino .
Parliamo di reti permanenti quando le reti vengono installate con uno scopo definitivo e rimangono a protezione contro i rischi di caduta dall’alto per tutte le manutenzioni ordinarie e/o straordinarie in copertura successive alla costruzione dell’edificio.

Un’installazione permanente costa una frazione di quanto potrebbe costare l’installazione di sistemi temporanei ogni volta che c’è da fare manutenzione al tetto.

TIPOLOGIE DI RETI PRESENTI IN COMMERCIO

Affrontiamo questo tema con Luca dall’Agata co-founder di Isolcenter srl, società specializzata nella commercializzazione di prodotti per coperture industriali in Emilia Romagna e Luca Lanzoni referente commerciale con anni di esperienza in materiali plastici per coperture.

Luca, quali sono le tipologie di prodotti in commercio.
Le tipologie di rete oggi son 2, una destinata a essere installata durante la costruzione dell’edificio, e una con la caratteristica di poter essere installa a lavoro finito.

La prima ha un vantaggio economico, noi utilizziamo la SAFETY NET della Pasini srl, rete con diversi formati in altezza per essere adattata alle varie aperture presenti nelle tipologie costruttive. 

Il vantaggio di questa rete è che è certificata per 1200 j, in linea con le direttive europee, un notevole valore aggiunto se guardiamo di garantire una migliore performance in termini di sicurezza applicata.

Altro vantaggio è la possibilità di poter giuntare due reti di altezze diverse consentendo di poter raggiungere maggiori ampiezze di vuoto .
Questo è un notevole passo in avanti perché le esigenze costruttive stanno portando ad avere sempre appoggi più distanti e lucernari sempre più ampi. Ben venga quindi una ricerca di prodotti che possono intervenire in queste esigenze di mercato.

In questo caso potete vedere che per preservare la vetroresina esistente abbiamo dovuto intervenire con due reti giuntate onde evitare di avere problemi di posa e di infiltrazioni dovute alla rottura della vetroresina

La seconda tipologia presente sul mercato è la SAFETY NET HI-VIS, è stata un’innovazione sul mercato.

In questi anni, purtroppo ci capita spesso di trovare coperture con lucernari privi di rete anticaduta, e i sistemi anticaduta presenti erano purtroppo lacunosi in certi casi. A volte perché non riuscivano a garantire la completa sicurezza dell’operatore, altre, perché spesso sotto i lucernari si trovavano scaffalature che andavano a ridurre lo spazio che serviva per arrestare correttamente un’eventuale caduta o vi erano macchinari che inficiavano i tempi necessari per il recupero dell’infortunato.
Il maggior problema era la parte operativa, che consisteva nel dover posizionare una rete anticaduta sotto il lucernario esistente e ciò comportava il dover smontare e ri-posizionare una porzione della copertura.
Con l’introduzione su mercato del sistema HI-VIS della Pasini, oggi possiamo intervenire sopra la copertura senza dover rimuovere il manto, garantendo al cliente la tranquillità di poter mettere in sicurezza una copertura. Allo stesso tempo evitiamo possibili infiltrazioni o danni e garantendo all’utilizzatore una corretta visibilità della situazione di pericolo. Il sistema è infatti studiato in linea con il d.lgs 81 garantendo un ottimo risultato in termini di visibilità dato il colore GIALLO semaforo.

Luca ma quali errori trovi maggiormente ?

I maggiori errori che trovo sui tetti su situazioni esistenti sono l’applicazione di reti zincate in esterno, approccio questo, che purtroppo è pericolosissimo!
Le reti zincate in generale non sono adatte per lavorare in esterno, infatti dopo qualche anno si vedono già segni evidenti di passivazione del metallo!
Oltre a questo nella maggior parte dei casi, il sistema di fissaggio raccomandato dal produttore, non può essere rispettato, per limiti di natura strutturale del fabbricato.

Guardate quest’esempio, una rete che abbiamo trovata appena montata a paragone con un’altra dello stesso materiale già in copertura da qualche anno… come vedete il destino della prima è già segnato.

Purtroppo su questo tema c’è ancora tanto da fare in termini di sensibilizzazione del mercato.

In questi due casi sarebbe bastato intervenire con il prodotto per esterno adatto come evidenziamo ad esempio in questa foto.

Il prodotto è molto semplice ma ideale, e come detto anche da Mirko Mandelli è importante appoggiarsi a società specializzate, e professionisti del settore. E’ fondamentale evitare di trovare reti montate in maniera inadeguata, prive dei crismi di verifica dei fissaggi e che potrebbero rivelarsi dannose per il policarbonato.

Purtroppo, come vedete in queste foto, il montatore o il tecnico che doveva verificare non si è appoggiato a ditte specializzate!
Non bisogna mai montare i fissaggi della rete sul policarbonato, il rischio di danneggiarlo è troppo alto, e ciò causerà di sicuro problemi di infiltrazione.
Senza contare che montare i fissaggi della rete in questo punto di certo non da i requisiti minimi di tenuta. Montare un fissaggio sul sormonto finale di un pannello o una lamiera non garantisce la medesima prestazione fornita dalle greche centrali.

RETI ANTICADUTA PER EVACUATORI FUMO E CUPOLE INDUSTRIALI

Parliamo invece ora con Luca Lanzoni, SPECIALISTA DI PRODOTTI PLASTICI PER COPERTURE di alcune casistiche particolari sul mercato italiano e molto presenti nei mercati esteri, in particolare del Nord Europa, i sistemi a cupola ed evacuatori di fumo in copertura.

Questi sistemi, aiutano molto gli edifici perché consentono una corretta illuminazione garantendo un flusso dell’aria all’interno degli stabili grazie alle loro aperture motorizzate.

Aumentare la vivibilità all’interno dei questi complessi industriali, è diventato sinonimo di qualità di vita migliorativa per il lavoratore.

In commercio esistono diverse tipologia di questi prodotti con diverse destinazioni d’uso, dalla mera illuminazione, all’evacuazioni di fumi in caso di incendi.

In termini di sicurezza però bisogna avere alcune accortezze per poter riuscire a garantire un corretto grado di efficienza.
Questi prodotti son assimilabili in termini di rischio caduta ai classici lucernari in quanto le lastre di policarbonato/compatto/vetroresina che li coprono possono essere sfondabili. Bisogna quindi considerarli come punti critici e metterli in sicurezza.
La tipologia varia di questi prodotti, e i materiali utilizzati, delle richiama la necessità di un’accurata analisi delle strutture in esame.

Come potete vedere anche dalle foto di questo articolo le situazioni son varie, e la difficoltà di un corretto montaggio, se non correttamente supportata dal produttore, è dietro l’angolo.

Ottimale sarebbe poter posizionare le reti prima della posa del basamento. Tale operazione consente una volta verificati gli ancoraggi di posizionarli in modo che tengano le reti di sicurezza vincolate alla struttura dell’involucro stesso, avendo così un grado di sicurezza adeguato.

Confrontandoci con Francesco Badini, emerge che è molto importante prima di tutto verificare in maniera adeguata la struttura in caso di intervento sulla stessa. Risulta tuttavia ancora più importante verificare il basamento sia in termini di tenuta che di ancoraggio, soprattutto nel caso in cui sia necessario intervenire su cupole esistenti.

Con Luca e Francesco abbiamo effettuato un bel caso studio che riportiamo brevemente in questo articolo e poi approfondiremo prossimamente. Anche se brevemente, i lettori potranno capire che senza una verifica congrua della struttura del basamento e una adeguata verifica del sistema nel suo complesso si sarebbe rischiato di inficiare tutto il sistema di protezione “anticaduta”.

Le esigenze costruttive come anticipato precedentemente con Dall’Agata, stanno portando a punti luce sempre più ampi. Come è possibile vedere da questa immagine la situazione in esame è un lucernario con una ampiezza di 5 mt. Superficie molto importante che di conseguenza genera carichi non considerati in precedenza.
Questi stessi carichi, vanno a generare una grande energia sul basamento della struttura che di fatto costituiscono l’ultimo elemento di tenuta del sistema.

Con Francesco siamo andati a verificare il basamento, ma abbiamo verificato anche il sistema prosegue Luca, prevedendo una serie di saette strutturali che a integrazione del basamento consentono al sistema di essere adeguato.

Approfondiremo meglio questo caso studio nel prossimo articolo sia da un punto di vista di progettazione che di montaggio, ma importante è il concetto trasmesso durante lo sviluppo di questo intervento. Fondamentale è l’idoneità dei sistemi di fissaggio.

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